martedì 5 febbraio 2019

pt.3

E' una dolce condanna quella che mi fa affrettare il passo ad ogni angolo di strada, quando gioco con me stessa e con te che non lo sai, 
e facciamo che sarai lì, una volta che avrò girato l'angolo. 

Facciamo che chiudo gli occhi, conto fino a dieci, li riapro e tu sei qui.
Come un nascondino con delle regole che sappiamo solo noi.

Facciamo che spengo il telefono, così se non mi chiami non lo so.

L'illusione di trovare la tua mano dall'altra parte del tavolo ad ogni maledetto concerto e continuare a chiedermi se sia possibile incontrarsi dentro a una canzone, ché per strada non succede mai.

Che porca puttana, al mio tavolo, puntuale, capita lo stronzo che prende la birra che prendevi sempre tu e non sei tu. 
Non sei tu, sono io.

Ti cercherò sempre, ad ogni maledetto concerto, tra la folla in tempesta, ti cercherò per non cadere.

Mi cercavi per non farmi cadere.

È facile cadere, se non torni mai.

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