domenica 2 marzo 2014

le mie paure irrazionali e con ogni probabilità immotivate

Probabilmente ne ho già parlato in qualche post precedente, ma mi scoccia andare a controllare e:
1) mi piacciono le liste
2) non riesco a dormire e parlare di cose che mi terrorizzano mi sembra appropriato

Detto ciò, LET'S START!


AGHI: non mi fa paura il dolore (obiettivamente, non fa malissimo), mi terrorizza l'idea di questo cosino minuscolo che s'infila sottopelle ARGH. E se poi si rompe e resta dentro e mi squarcia dall'interno? E se il tizio che mi sta facendo il prelievo (perché per fortuna è l'unico contesto in cui ho a che fare con questi strumenti del demonio) impazzisce e inizia a infilzarmi random? L'altro giorno ho scoperto per puro caso di avere delle siringhe in casa (cosa che credo sia abbastanza comune, vista la loro indubbia utilità. Dall'areosol all'eroina d'emergenza) e non ho dormito due notti di fila. Perché? Perché temevo che in qualche modo potessero uscire dalla scatola e infilzarmi. Gesù Cristo salvami.

 ☻GESU' CRISTO, appunto. Per fortuna, la mia famiglia non è bigotta nè cristiana nè cattolica nè apostolica. Tuttavia, come quasi tutti i bimbi itaggliani, ho dovuto subire il supplizio della messa del fanciullo per un paio d'anni "altrimenti Padre Marcellino (si chiamava davvero così, ndr) non ti fa fare la confessione/comunione". A me onestamente non me ne poteva fregar di meno, ma i miei volevano ciò e quindi come Garibaldi non potei far altro che obbedire al supremo volere. Le cose un po' mistiche e spirituali mi hanno sempre affascinata. Voglio dire, quasi tutti i bambini hanno un amico immaginario, e se mamma, papà e svariati tizi invasati ti dicono che effettivamente potresti avere un amico invisibile ma non totalmente immaginario e che se lo preghi e lo "accontenti" questo ti protegge ed esaudisce i tuoi desideri, la cosa diventa quasi carina e rassicurante. Ma, l'ambiente chiesa è tutt'altro che rassicurante. Ora non voglio addentrarmi nei perché e percome la chiesa è brutta, dio non esiste, sono atea e quindi porkoddiooooOOooo\1!!11!1!. Nope. Parlo proprio a livello estetico. Le chiese mettono ansia. Morti, sangue, martiri OVUNQUE. Ironia della sorte, il mio gruppo di catechismo sedeva sempre accanto a una statua gigante di Gesù in croce. Ora, io non so cosa stesse passando lo scultore nel momento in cui l'ha realizzata, ma sicuramente non stava vivendo il periodo più felice della sua vita. Estremamente realistica e dettagliata, questa statua-incubo presentava caratteristiche a dir poco agghiaccianti quali: brandelli di pelle/carne che pendevano dalle ferite, lividi/abrasioni/tagli/squarci OVUNQUE e fatti dannatamente bene (alcune ferite erano persino colorate in modo da sembrare infette); la corona di spine infilata talmente realisticamente nel cranio del poverino da farti sentire dolore e -il dettaglio che ricordo con più orrore- gli occhi BIANCHI, rovesciati all'indietro. Caro scultore, se mai leggerai questo post, VAFFANCULO. Inoltre, ad aumentare il mio livello di ansia -ma qui faccio un doveroso mea culpa - c'era la mia mai persa abitudine di fare tardi e quindi, per forza di cose, dovevo sedermi sull'angolo esterno della panca, esattamente SOTTO quella dannata scultura, a meno di un metro da quell'ammasso di sofferenza e splatter. Passavo l'ora della messa a fissare quel crocifisso, per controllare che non si muovesse e siccome ho sempre avuto una -fin troppo- fervida immaginazione, a volte mi sembrava di veder apparire le pupille che mi fissavano sbarrate. Ora inizierò a scrivere male perché mi sto effettivamente cacando sotto.
Come se non bastasse, un bel giorno, mio padre tornò a casa con un crocifisso di sughero (di quelli con appiccicato sopra un adesivo con raffigurato Gesù agonizzante). Beh, sebbene non fosse particolarmente splatter (aveva solo un rivolo di sangue che sgorgava dai chiodi e dalla corona e la faccia livida), quel coso mi terrorizzava. Anzi, mi ha terrorizzata per ANNI. I miei ebbero la geniale idea di appenderlo nella loro camera da letto, nella quale andavo spesso a giocare. Persi anche la malsana abitudine di saltare sul lettone e se, per un motivo X, ero costretta a stare in quella stanza, controllavo perennemente che quell coso non si muovesse. Ho avuto incubi su quel crocifisso per ANNI (qualcuno l'ho fatto anche in tempi piuttosto recenti) e il copione era sempre lo stesso: fissavo il crocifisso, Gesù iniziava a muoversi, distoglievo un attimo lo sguardo e non lo trovavo più e vivevo nell'angoscia di ritrovarmelo davanti. Quando abbiamo cambiato casa, i miei -non sapendo dove piazzare quella cacata- scelsero come luogo predestinato la bacheca che avevo montato di fronte alla mia scrivania. Altri anni di angoscia, finché non ho preso la situazione di petto e ho confessato -tra risate e sospetti di possessione demoniaca- di essere terrorizzata da quel crocifisso. Da allora è dove non posso vederlo.

LE STATUE DELLA PROCESSIONE DEL VENERDI' SANTO (e tutte le statue/quadri di santi e madonne in generale). Se non sapete cosa sia il Venerdì Santo, googlate o fatevi bastare questo: statue enormi raffiguranti gli avvenimenti salienti delle ultime giornate di Gesù (io finirò all'inferno, lo so) con particolare enfasi sugli aspetti più cruenti della vicenda quali: flagellazione, crocifissione, madonna spettrale vestita a lutto e cose simili. Il tutto accompagnato da musicisti che suonano una roba di un'angoscia allucinante. A me queste cose terrorizzano. Ho fatto le peggiori figure di cacca. A volte ho cose molto simili ad attacchi di panico, è proprio una fobia. Credo che la cosa derivi dal fatto che quando ero piccola i miei mi costringevano a vederla perché a loro piace questa macabra tradizione che-in effetti- è molto folkloristica e particolare, ma io mi cacavo sotto. Come se non bastasse, mio padre mi prendeva sulle spalle per farmi "vedere meglio".
Ricordo che una volta, in prima media, la prof entra in classe tutta contenta dicendo che i 3 o 4 alunni più meritevoli avevano "vinto" la splendida occasione di vivere un'esperienza ipermegasupergiganonsicapiscechealtro in quel di Valenzano Vecchia (dove abitavo prima di trasferirmi in questo cesso che usiamo chiamare Bari). All'epoca ero una secchia, la tipica cocca della prof. Sempre ordinata, precisa, simpa, arguta ecc ecc, quindi ovviamente fui scelta, assieme alla mia cotta di allora (un ragazzino coi capelli rossi tutto skateboard e bici da cross che era anche il mio migliore amico ed era finito lì perché era un casinista e la prof voleva tenerselo buono) e un paio di altri "fortunatissimi". L'ambito premio era una mini-gita a casa di una coppia di vecchietti che ogni anno allestiva un presepe di dimensioni apocalittiche in casa loro. Era il periodo di Natale, quindi zona sicura. Non immaginavo minimamente quello che sarebbe successo. Entriamo in casa, i vecchietti ci fanno vedere i presepi vari e "siccome eravamo stati bravi" decidono di "premiarci" facendoci fare il tour completo della loro casa. Casa che ovviamente era tappezzata di quadri/santini/croci e madonnine varie. Ma il vero orrore lo scoprii entrando nella camera da letto, quando vidi ESATTAMENTE DAVANTI AL LETTO una statua a grandezza naturale di una madonna pallida, vestita di bianco e con occhi e capelli VERI nerissimi che teneva in braccio un Gesù bambino altrettanto bianco e con capelli e occhi altrettanto neri come la pece. Avete presente mamma e figlio di The Grudge? Ecco, uguali solo meno giapponesi. Cioè, questi dormono con quella cosa davanti. E la vecchietta ci dice tutta contenta che avevano fatto i salti mortali per avere quella madonna e che i capelli appartenevano a non so quale devota che aveva fatto nonsocosa, ero troppo presa a cagarmi sotto.
Tuttavia, il viaggio nella casa del terrore non era ancora finito. Andiamo in sala da pranzo, dove c'è quello che sembrava un grosso armadio coperto da una tenda di velluto color porpora. Il vecchietto spegne le luci, fa partire una musica angosciante, fa calare la tenda e... LA FLAGELLAZIONE. Quell'infame aveva una statua del Venerdì Santo IN SALA DA PRANZO. Cioè, gente sanguinante e sofferente in sala da pranzo. Mangi la pasta al forno e ti vedi quella roba. Ah, ho omesso che il tutto era illuminato da un faretto posizionato in basso. CREEPY AS FUCK.

LA MADONNA NELLA DOCCIA e giuro, ho finito con le cose misticheggianti. Non ho traumi su questo (e vorrei ben dire!) ma mi mette ansia l'idea che un giorno possa accadere.

PERSONE O COSE CHE ESCONO DALLA TAZZA DEL WATER: ho un rapporto piuttosto conflittuale col bagno di casa mia. Principalmente credo che la cosa sia dovuta al fatto che soffro d'insonnia e per qualche ragione a me ignota passo la maggior parte della notte a bere acqua e fare pipì. Boh, sarà la noia o troppi zuccheri nel sangue. Sta di fatto che una parte di me teme che dalla tazza possa uscire qualcosa.
Questo qualcosa cambia a seconda del periodo. Per anni è stato un animale (di solito serpenti ma più spesso ratti), poi la tipa di The Grudge (che ho paura anche di trovare negli armadi e in altri posti a caso. Quel film mi ha traumatizzata). Attualmente la cosa che secondo me dovrebbe uscire dal cesso in piena notte è un tizio (?) con la faccia enorme a forma di luna, tutto sfigurato e pieno di crateri.

SVEGLIARMI E VEDERE QUALCUNO CHE MI FISSA SORRIDENDO E INCLINANDO LA TESTA DA UN LATO: cioè. Immaginatevi sta cosa nera che si staglia nel buio. Occhi minuscoli o enormi che vi fissano e una bocca enorme piena di denti piccolizzimi e aguzzi che sorride e piano si inclina da un lato...perché è lì? Perché sorride? Da quanto tempo mi fissa?

COSE CON TANTI BUCHI GRANDI MOLTO RAVVICINATI TRA LORO: meh, dai, fatela la battuta sull'emmenthal. Fatta? BVAVI. No, non ho paura dell'emmenthal o di qualsiasi formaggio coi buchi (mi fanno solo schifo, odio i formaggi). Mi fanno paura le cose con tanti buchi grandi molto ravvicinati tra loro. Che siano pietre o pareti o boh, in effetti ho visto solo pietre e pareti così... mi danno di instabile, vecchio e di nascondiglio per bestie schifosissime tipo insetti o Gollum.

Bene, credo di aver finito. Ora, scusatemi, ma vado a mettermi lo scolapasta in testa, mi avvolgo nelle coperte tipo bruco e mi nascondo sotto la scrivania armata di mestolo


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