martedì 25 marzo 2014

random facts about me: di quella volta che fui espulsa dall'asilo (e sì, è una storia vera)

C'ero una volta (e ci sono ancora) IO!
Una io di circa 18 anni più piccola, un metro e nonvogliosaperequanto più bassa e svariati kg più leggera.
Una Io di quattro anni, insomma.

Avevo quattro anni e dovevo andare all'asilo. I miei genitori, pur non passandosela benissimo economicamente, decisero che la loro piccola meritava la migliore educazione che quella splendida metropoli di capre che è Valenzano poteva offrire. Scelsero dunque di iscrivermi in un asilo privato.

I bambini erano antipatici.
Rampolletti inamidati che "se non hai la bambola che parla non puoi giocare con noi", tutti Fruttolo e giocattoli nuovi coi quali non riuscivo a fare amicizia. Parlavo solo con una bambina credo Russa, reietta come me. Credo che la mia carriera di raccatta-casi umani abbia avuto inizio in questo periodo.

Dicevo, gli altri bambini erano antipatici e noiosi.
Le maestre erano peggio.
Ricordo con angoscia le ore passate a giocare a "farfallina" o al "mulino" (che erano essenzialmente la stessa cosa e consistevano nel girare le mani appunto tipo mulino e cantare -a seconda del gioco che stavamo facendo- la canzone del mulino o della farfallina dannatissima); quei noiosi fogli col disegno già stampato sopra  che dovevamo colorare e la stramaledetta pausa merenda in cui quegli obridi dei miei compagni tiravano fuori i loro puzzolentissimi vasetti di Fruttolo e li mangiavano sbavando e spargendo yogurt ovunque.

Ricordo che fuori dalla nostra aula c'era un corridoio sul quale si affacciavano le altre classi e i bagni. Trovavo sempre mille scuse per andare in bagno e nel frattempo escogitare piani malvagi per scappare dalla finestra, insieme alla mia bambolina mia unica amica e confidente. Le parlavo, la rassicuravo e le dicevo che presto saremmo scappate da quel posto infernale e saremo tornate da mamma a giocare e a vedere le videocassette della Disney.

Un bel giorno, durante le mie peregrinazioni al bagno, notai che la porta di una delle classi era aperta e che nell'aula c'erano bambini più grandi che scrivevano su dei quaderni le parole che la maestra scriveva alla lavagna.
Decisi che volevo farlo anch'io, perché la routine "farfallina-mulino-fruttolo" mi stava devastando.

Quando tornai a casa, chiesi a mamma di comprarmi un quaderno e di scrivermi le lettere dell'alfabeto sulla prima pagina, in modo da farmele ricopiare e imparare.
Il giorno dopo, andai all'asilo col mio quadernetto, lo nascosi nel grembiulino e chiesi di andare in bagno.
Entrai nell'aula dei grandi e la maestra mi chiese subito cosa ci facessi lì. Dissi che la mia maestra mi aveva dato il permesso e iniziai a seguire la lezione dei grandi.
Poco dopo, arrivò la mia stronzissima maestra arrabbiandosi come una iena con me perché "dovevo stare con quelli della mia età".
Provai a spiegarle che mi annoiavo e che volevo imparare a scrivere ma nulla.
Non volle sentire ragioni nemmeno quando mia mamma le chiese di farmi provare a seguire le lezioni dei "grandi" almeno per qualche giorno.

Così, decisi di ribellarmi.
Non so per quale motivo nè cosa mi frullasse in testa all'epoca, ma iniziai a comportarmi come se fossi un gatto: camminavo a quattro zampe, mi "pulivo" leccandomi per finta la manina e passandomela sulla testa, saltavo sui tavoli e sulle sedie, mi acciambellavo sul pavimento o sulla cattedra e quando mi si rivolgeva la parola rispondevo con "miao" e ai rimproveri rispondevo soffiando e graffiando.
Non so davvero per quale motivo decisi di diventare un gatto, mi sembrava un modo intelligente di protestare.

Le maestre erano preoccupate e scocciate da questa situazione, le sentii più volte parlare addirittura di autismo  (che all'epoca non sapevo cosa fosse, ma me lo feci spiegare da mamma e ovviamente ci rimasi male, ma volevo comunque averla vinta quindi continuai a miagolare e graffiare).

La cosa andò avanti per diversi giorni, finché le maestre non convocarono mia madre dicendole che forse quello non era il posto adatto a me.
Fu così che zompai un anno di asilo.

Miao!

mercoledì 19 marzo 2014

tanti auguriii al bloooooog!






In realtà non ho propriamente voglia (e nemmeno tempo, ad essere pignoli) di scrivere qualcosa in particolare maaa hey, traguardone: un anno di blog senza farlo diventare la solita fossa comune di canzoni e citazioni (che, come qualche mio lettore affezionato -ovvero Kekko- saprà, è la fine che fanno tutti i miei blog dall'alba dei tempi)! YAY!

E niente, l'highlight della giornata è che mi toccherà sborsare 600€ per ricostruirmi e incapsularmi un molare che si è rotto mentre mangiavo una banana.

Esatto, una banana.

Una normale banana.

Banana frutto, screanzati.

E mi si è spaccato un molare per una banana.
Poi non devo dire che capitano tutte a me. #OMGITSSOME!!!

E niente, quindi addio Reflex :(
Ringraziamo tutti il molare più inutile della storia! *clap clap clap clap*


Per il resto, oggi ho deciso che ricomincerò a studiare quindi significa che tra questo momento e quello in cui effettivamente aprirò un libro passeranno quei 10-15 giorni, il che porterà a me stessa del futuro che gastema la me stessa dell'attuale presente (e del futuro passato OMG MINDFUCK) per non aver iniziato a studiare MO.

Ma cosa posso farci? Dovevo disegnarmi dei ragni in faccia (venuti malissimo, per giunta) e ora devo correre da una mia amica a farmi l'ultima sacrosanta mangiata di sushi prima di abbandonarmi totalmente al veganesimo (che poi, sempre a esser pignoli, su The China Study c'è scritto che il pesce si deve mangiare, una tantum. Soooo... scusatemi salmoni, vvb ma siete troppo buoni).

Detto ciò, buon compleanno al mio blog e buona sushata (?!) a me!

venerdì 7 marzo 2014

continua la fortunatissima saga: "avere un blog e usarlo per cose di dubbia utilità". TAG: 100 domande

1. Nome? Noemi
2. Soprannome? Tanti. Il mio preferito è "Noemi la Bieca"
3. Numero di candeline sull’ultima torta di compleanno? Una a forma di 2, perché ho amici simpa
4. Data in cui spegni quelle candeline? 4 luglio
5. Segni particolari? Mi piace mangiare la pasta cruda
6. Luogo di nascita? Bari
7. Altezza? 1,56
8. Colore degli occhi? Marrò
9. Colore dei capelli? Rosci
10. Numero di scarpe? 35
11. Occhiali? Dovrei, ma li odio quindi nope
12. Hai piercing? 3 alle orecchie e da mesi mi frulla in testa l'idea di forarmi la lingua e so che quando avrò abbastanza soldi in tasca e alcool nel sangue lo farò per poi pentirmene il giorno dopo
13. Tatuaggi? I trasferelli dei Pokémon valgono? O anche quelli cazzutissimi da biker che si trovavano nelle patatine
14. Animali domestici? La Mimina! E poi nella mia vita ho avuto: pesci tropicali (che mia mamma ha fritto involontariamente mentre puliva l'acquario); pesci rossi + uno nero (Black) che un giorno sono misteriosamente "andati dal veterinario" e da allora non li ho visti più e dato che sono passati 20 anni, penso abbiano fatto la stessa fine dei tropicali; svariate tartarughine di acqua dolce e un canarino.
15.Ti piace il tuo lavoro? Sì, dai. Spero solo di fare altro nella vita
16. Ti sei mai ubriacato/a? Chi mi conosce sa che basta un Mon Cherì
17. Ti sei mai innamorato/a? Della mia immagine riflessa in uno specchio d'acqua
18. Hai già amato qualcuno al punto di piangere? GAAAAAAAAAAAAAAAAAYYYY
19. Hai mai avuto incidenti in macchina? Sì, ma non ero io a guidare
20. Hai mai avuto incidenti in moto? Mai guidato una moto
21. Vino rosso o vino bianco? Roscio
22. Coca Cola o Pepsi? Pepsi al limone
23. Lemonsoda o Oransonsoda? LEMONSODA
24. Caffé normale o macchiato? Macchiato freddo ma non perché mi piaccia effettivamente, mi serve per non ustionarmi la lingua
25. Caffè zuccherato o amaro? Amaro
26. Zucchero normale o di canna? Di canna
27. Coperta o piumone? Piumone, anche d'estate. I fantasmi non vanno mai in vacanza
28. Lasciare o essere lasciati? Essere lasciati, meno responsabilità
29. Colore dei calzini? Rrrrrrosa
30. Numero favorito? 4
31. Film preferito? Peppa Pig -The Movie
32. Citazione? "If you don't love kittens, puppies and fluffy animals well, good luck with your life....without a soul" (Jenna Marbles)
33. Computer o Play Station? Nintendo 3DS
34. Giorno della settimana? it's Monday, Monday!
35. Canzone preferita attuale? Let it Go di Idina Menzel e Lexotan de I Cani
36. Canzone preferita? Una random di Fiona Apple
37. Programma televisivo? Mistero; Voyager; Cacciatori di Fantasmi; Malattie Imbarazzanti; Obesi e più o meno tutto ciò che gira su Real Time
38. Telefilm preferito? Breaking Bad; New Girl; American Horror Story; How I Met Your Mother (tranne le ultime due stagioni che sto guardando per inerzia)
39. Cartone preferito? South Park e Adventure Time
40. Hai mai nuotato nudo/a? Yes
41. Cocktail preferito? Capiroska alla fragola
42. “Sogno o son desto”? Non è che succedeva niente se le domande erano 99 eh... che domanda è?!
43. Sport praticati? Danza classica e moderna (10 anni); nuoto (svariati anni ma non di seguito); equitazione (un anno); basket (1 ora); karate (20 minuti, poi mi sono accasciata a terra senza dignità)
44. Sport preferito da vedere dal vivo? Nessuno, mi rompo le palle
45. Sport preferito da vedere alla TV? come sopra
46. Pasta o pizza? pizza di Gino
47. Come ti vedi da qui a 10 anni? alta, bionda, occhi azzurri
48. Cosa fai quando ti senti giù? ascolto canzoni scemine; leggo le fan fiction sugli One Direction e mi scialo nell'altrui disagio pensando che "almeno io non sono così"
49. Parolaccia che dici più spesso? bestemmie, sono più divertenti di un banale "cazzo"
50. Frase che dici più spesso? "io ho SEMPRE ragione"
51. Cosa odi? i bambini
52. Chi non sopporti? gli avvocati. Soprattutto quelli che ti assumono, ti fanno lavorare due mesi e poi non ti pagano. CIAO VITO, CHE TU POSSA CADERE DI CULO SU UN PIOPPO!
53. Qual è la cosa più bella che esiste? LA MIMINA
54. A che ora vai a dormire? non prima delle 2
55. Destrorso/a o mancino/a? destrpanda. No, ok, era triste. Destrorsa
56.Segno zodiacale? cancro
57. Punto debole? l'impazienza
58. Ricordo più brutto? e no sti cos...
59. Ricordo più bello? tanti ma non si dice
60. La migliore qualità? la simpaticità
61. Il peggior difetto? ho un neo sul naso che tutti scambiano per un punto nero e la cosa mi devasta. Ah, e sono cretina: una volta trovai 5€ a terra e chiesi a un mio amico se fossero suoi. Lui disse di no e io glieli diedi lo stesso perché mi sembrava maleducato tenermeli. Sono senza speranze.
62. Qualità che ti riconoscono? boobs
63. Difetto che ti attribuiscono? il mio essere un lupo solitario che si aggira tra le innevate montagne della vita. E il fatto che sono bassa
64. Di cosa hai paura? del buio; degli aghi; delle statue/immagini dei santi; di trovare la Madonna nella doccia; di trovare la tizia di The Grudge per le scale/in ascensore/nella tazza del water; di svegliarmi di notte e trovare qualcuno o qualcosa che mi fissa sorridendo in modo inquietante; delle cose con tanti buchi grandi vicini tra loro; di perdere i denti ecc ecc
65. Un obiettivo? world domination
66. Il tuo primo pensiero la mattina? non penso. Agisco come un automa almeno fino alle 11
67. L’ultimo pensiero prima di andare a letto? non penso, accendo la tv e mi addormento guardando Obesi o Malattie Imbarazzanti
68. La prima cosa che guardi in una persona del sesso opposto? i denti e i capelli
69. La qualità che cerchi in una persona del sesso opposto? i denti e i capelli
70. Sai cantare? laggente dice di sì
71. Credi in te stesso/a? massì, dai
72. Pensi di essere attraente? al momento indosso una tuta di pile con degli animali brutti e dei fiori fatti male, I'm a sexy beast
73. Vai d’accordo con i tuoi genitori? no, sn trpp rebel x loro e nex mi kapiscie!!111!!!11!
74. Suoni uno strumento? chitarra elettrica; tastiera ("suono", oddio...)
75. A che età il primo bacio? 16 anni... e lo so, sono tardona
76. A che età la prima volta? o 19 o 20, non ricordo lol
77. Nome preferito? Fanny (sì, lo so che significa anche vagina) e Najla
78.Nome che odi? tutti i nomi tipicamente baresi
78.Meglio tentare ma poi pentirsi o non tentare e rimpiangerlo? ovviamente tentare
80. Credi nel destino? Homo faber fortunae suae
81. Credi in Dio? no
82. Sangue freddo o caldo? sangue e basta
83. Inverno o estate? autunno
84.Mare o montagna? il boschetto della mia fantasia
85. Sai chiedere scusa? quando sono esasperata, a volte
86. Sei permaloso/a?
87. Cosa cambieresti di te? vorrei sparare laser dagli occhi, ma ahimè non tutti possiamo avere ciò che vogliamo
88. Hai mai rubato?
89. Ami il rischio? dipende dalla posta in gioco e da quello che rischio
90. Sai stare solo/a? è una cosa che ho imparato ad apprezzare col tempo
91. Sei felice? le persone felici mi terrorizzano
92. Vuoi avere figli? NO
93. Matrimonio o convivenza? se proprio devo scegliere, convivenza
94. Essere o apparire? essere e apparire
95. La bella o la bestia? come si chiamava l'orologio grassoccio? Vabbè, lui
96. Sai abbassare la testa? no e quando ci provo non risulto convincente
97. L’emozione che più ti tocca? no davvero, mi fa schifo questo test
98. Cosa non faresti mai? sparare a un rinoceronte
99. Tre desideri al genio della lampada? infiniti soldi, poteri magici illimitati e una mucca parlante
100. Ti sei rotto/a le palle a rispondere a queste domande? SI', che peste vi colga

lunedì 3 marzo 2014

so meaning. much thoughts. WOW.

Sto per uscire a fare la pazzissima, ma prima dovrei cercare la megapietra per far evolvere Tyranitar (che per ora è ancora un Larvitar loffissimo che vorrei chiamare Godzilla ma non posso perché mi è stato scambiato, che frustrazione) MA! ci tenevo a scrivere un post oggi perché it's a very important day.

E NO, non è una ricorrenza legata ad altra gente che non sia io. Quindi, gioia, puoi anche far rallentare i battiti cardiaci e interrompere il filmone mentale che sicuramente ti sarà partito.

Niente, in effetti non c'è nulla che voglia condividere qui sul perché o il percome oggi sia un giorno importante.

Ho fatto un primo enorme passo verso qualcosa che non so dove mi porterà e che mi entusiasma e terrorizza molto at the same time.

Come posso concentrarmi su una cosa sola se ci sono mille cose bellissime da fare/provare?
Non voglio fare la fine delle "creative da social network" coi loro tristissimi mercatini su Facebook e Instagram dove trovi sì cose carine e fatte benissimo, ma che nessuno si compra.

Quindi, insomma, devo iniziare a muovere le chiappette e fare qualcosa di più. E oggi ho fatto un primo passo e quindi si festeggia.

Meh, vado a cercare la megapietra

domenica 2 marzo 2014

le mie paure irrazionali e con ogni probabilità immotivate

Probabilmente ne ho già parlato in qualche post precedente, ma mi scoccia andare a controllare e:
1) mi piacciono le liste
2) non riesco a dormire e parlare di cose che mi terrorizzano mi sembra appropriato

Detto ciò, LET'S START!


AGHI: non mi fa paura il dolore (obiettivamente, non fa malissimo), mi terrorizza l'idea di questo cosino minuscolo che s'infila sottopelle ARGH. E se poi si rompe e resta dentro e mi squarcia dall'interno? E se il tizio che mi sta facendo il prelievo (perché per fortuna è l'unico contesto in cui ho a che fare con questi strumenti del demonio) impazzisce e inizia a infilzarmi random? L'altro giorno ho scoperto per puro caso di avere delle siringhe in casa (cosa che credo sia abbastanza comune, vista la loro indubbia utilità. Dall'areosol all'eroina d'emergenza) e non ho dormito due notti di fila. Perché? Perché temevo che in qualche modo potessero uscire dalla scatola e infilzarmi. Gesù Cristo salvami.

 ☻GESU' CRISTO, appunto. Per fortuna, la mia famiglia non è bigotta nè cristiana nè cattolica nè apostolica. Tuttavia, come quasi tutti i bimbi itaggliani, ho dovuto subire il supplizio della messa del fanciullo per un paio d'anni "altrimenti Padre Marcellino (si chiamava davvero così, ndr) non ti fa fare la confessione/comunione". A me onestamente non me ne poteva fregar di meno, ma i miei volevano ciò e quindi come Garibaldi non potei far altro che obbedire al supremo volere. Le cose un po' mistiche e spirituali mi hanno sempre affascinata. Voglio dire, quasi tutti i bambini hanno un amico immaginario, e se mamma, papà e svariati tizi invasati ti dicono che effettivamente potresti avere un amico invisibile ma non totalmente immaginario e che se lo preghi e lo "accontenti" questo ti protegge ed esaudisce i tuoi desideri, la cosa diventa quasi carina e rassicurante. Ma, l'ambiente chiesa è tutt'altro che rassicurante. Ora non voglio addentrarmi nei perché e percome la chiesa è brutta, dio non esiste, sono atea e quindi porkoddiooooOOooo\1!!11!1!. Nope. Parlo proprio a livello estetico. Le chiese mettono ansia. Morti, sangue, martiri OVUNQUE. Ironia della sorte, il mio gruppo di catechismo sedeva sempre accanto a una statua gigante di Gesù in croce. Ora, io non so cosa stesse passando lo scultore nel momento in cui l'ha realizzata, ma sicuramente non stava vivendo il periodo più felice della sua vita. Estremamente realistica e dettagliata, questa statua-incubo presentava caratteristiche a dir poco agghiaccianti quali: brandelli di pelle/carne che pendevano dalle ferite, lividi/abrasioni/tagli/squarci OVUNQUE e fatti dannatamente bene (alcune ferite erano persino colorate in modo da sembrare infette); la corona di spine infilata talmente realisticamente nel cranio del poverino da farti sentire dolore e -il dettaglio che ricordo con più orrore- gli occhi BIANCHI, rovesciati all'indietro. Caro scultore, se mai leggerai questo post, VAFFANCULO. Inoltre, ad aumentare il mio livello di ansia -ma qui faccio un doveroso mea culpa - c'era la mia mai persa abitudine di fare tardi e quindi, per forza di cose, dovevo sedermi sull'angolo esterno della panca, esattamente SOTTO quella dannata scultura, a meno di un metro da quell'ammasso di sofferenza e splatter. Passavo l'ora della messa a fissare quel crocifisso, per controllare che non si muovesse e siccome ho sempre avuto una -fin troppo- fervida immaginazione, a volte mi sembrava di veder apparire le pupille che mi fissavano sbarrate. Ora inizierò a scrivere male perché mi sto effettivamente cacando sotto.
Come se non bastasse, un bel giorno, mio padre tornò a casa con un crocifisso di sughero (di quelli con appiccicato sopra un adesivo con raffigurato Gesù agonizzante). Beh, sebbene non fosse particolarmente splatter (aveva solo un rivolo di sangue che sgorgava dai chiodi e dalla corona e la faccia livida), quel coso mi terrorizzava. Anzi, mi ha terrorizzata per ANNI. I miei ebbero la geniale idea di appenderlo nella loro camera da letto, nella quale andavo spesso a giocare. Persi anche la malsana abitudine di saltare sul lettone e se, per un motivo X, ero costretta a stare in quella stanza, controllavo perennemente che quell coso non si muovesse. Ho avuto incubi su quel crocifisso per ANNI (qualcuno l'ho fatto anche in tempi piuttosto recenti) e il copione era sempre lo stesso: fissavo il crocifisso, Gesù iniziava a muoversi, distoglievo un attimo lo sguardo e non lo trovavo più e vivevo nell'angoscia di ritrovarmelo davanti. Quando abbiamo cambiato casa, i miei -non sapendo dove piazzare quella cacata- scelsero come luogo predestinato la bacheca che avevo montato di fronte alla mia scrivania. Altri anni di angoscia, finché non ho preso la situazione di petto e ho confessato -tra risate e sospetti di possessione demoniaca- di essere terrorizzata da quel crocifisso. Da allora è dove non posso vederlo.

LE STATUE DELLA PROCESSIONE DEL VENERDI' SANTO (e tutte le statue/quadri di santi e madonne in generale). Se non sapete cosa sia il Venerdì Santo, googlate o fatevi bastare questo: statue enormi raffiguranti gli avvenimenti salienti delle ultime giornate di Gesù (io finirò all'inferno, lo so) con particolare enfasi sugli aspetti più cruenti della vicenda quali: flagellazione, crocifissione, madonna spettrale vestita a lutto e cose simili. Il tutto accompagnato da musicisti che suonano una roba di un'angoscia allucinante. A me queste cose terrorizzano. Ho fatto le peggiori figure di cacca. A volte ho cose molto simili ad attacchi di panico, è proprio una fobia. Credo che la cosa derivi dal fatto che quando ero piccola i miei mi costringevano a vederla perché a loro piace questa macabra tradizione che-in effetti- è molto folkloristica e particolare, ma io mi cacavo sotto. Come se non bastasse, mio padre mi prendeva sulle spalle per farmi "vedere meglio".
Ricordo che una volta, in prima media, la prof entra in classe tutta contenta dicendo che i 3 o 4 alunni più meritevoli avevano "vinto" la splendida occasione di vivere un'esperienza ipermegasupergiganonsicapiscechealtro in quel di Valenzano Vecchia (dove abitavo prima di trasferirmi in questo cesso che usiamo chiamare Bari). All'epoca ero una secchia, la tipica cocca della prof. Sempre ordinata, precisa, simpa, arguta ecc ecc, quindi ovviamente fui scelta, assieme alla mia cotta di allora (un ragazzino coi capelli rossi tutto skateboard e bici da cross che era anche il mio migliore amico ed era finito lì perché era un casinista e la prof voleva tenerselo buono) e un paio di altri "fortunatissimi". L'ambito premio era una mini-gita a casa di una coppia di vecchietti che ogni anno allestiva un presepe di dimensioni apocalittiche in casa loro. Era il periodo di Natale, quindi zona sicura. Non immaginavo minimamente quello che sarebbe successo. Entriamo in casa, i vecchietti ci fanno vedere i presepi vari e "siccome eravamo stati bravi" decidono di "premiarci" facendoci fare il tour completo della loro casa. Casa che ovviamente era tappezzata di quadri/santini/croci e madonnine varie. Ma il vero orrore lo scoprii entrando nella camera da letto, quando vidi ESATTAMENTE DAVANTI AL LETTO una statua a grandezza naturale di una madonna pallida, vestita di bianco e con occhi e capelli VERI nerissimi che teneva in braccio un Gesù bambino altrettanto bianco e con capelli e occhi altrettanto neri come la pece. Avete presente mamma e figlio di The Grudge? Ecco, uguali solo meno giapponesi. Cioè, questi dormono con quella cosa davanti. E la vecchietta ci dice tutta contenta che avevano fatto i salti mortali per avere quella madonna e che i capelli appartenevano a non so quale devota che aveva fatto nonsocosa, ero troppo presa a cagarmi sotto.
Tuttavia, il viaggio nella casa del terrore non era ancora finito. Andiamo in sala da pranzo, dove c'è quello che sembrava un grosso armadio coperto da una tenda di velluto color porpora. Il vecchietto spegne le luci, fa partire una musica angosciante, fa calare la tenda e... LA FLAGELLAZIONE. Quell'infame aveva una statua del Venerdì Santo IN SALA DA PRANZO. Cioè, gente sanguinante e sofferente in sala da pranzo. Mangi la pasta al forno e ti vedi quella roba. Ah, ho omesso che il tutto era illuminato da un faretto posizionato in basso. CREEPY AS FUCK.

LA MADONNA NELLA DOCCIA e giuro, ho finito con le cose misticheggianti. Non ho traumi su questo (e vorrei ben dire!) ma mi mette ansia l'idea che un giorno possa accadere.

PERSONE O COSE CHE ESCONO DALLA TAZZA DEL WATER: ho un rapporto piuttosto conflittuale col bagno di casa mia. Principalmente credo che la cosa sia dovuta al fatto che soffro d'insonnia e per qualche ragione a me ignota passo la maggior parte della notte a bere acqua e fare pipì. Boh, sarà la noia o troppi zuccheri nel sangue. Sta di fatto che una parte di me teme che dalla tazza possa uscire qualcosa.
Questo qualcosa cambia a seconda del periodo. Per anni è stato un animale (di solito serpenti ma più spesso ratti), poi la tipa di The Grudge (che ho paura anche di trovare negli armadi e in altri posti a caso. Quel film mi ha traumatizzata). Attualmente la cosa che secondo me dovrebbe uscire dal cesso in piena notte è un tizio (?) con la faccia enorme a forma di luna, tutto sfigurato e pieno di crateri.

SVEGLIARMI E VEDERE QUALCUNO CHE MI FISSA SORRIDENDO E INCLINANDO LA TESTA DA UN LATO: cioè. Immaginatevi sta cosa nera che si staglia nel buio. Occhi minuscoli o enormi che vi fissano e una bocca enorme piena di denti piccolizzimi e aguzzi che sorride e piano si inclina da un lato...perché è lì? Perché sorride? Da quanto tempo mi fissa?

COSE CON TANTI BUCHI GRANDI MOLTO RAVVICINATI TRA LORO: meh, dai, fatela la battuta sull'emmenthal. Fatta? BVAVI. No, non ho paura dell'emmenthal o di qualsiasi formaggio coi buchi (mi fanno solo schifo, odio i formaggi). Mi fanno paura le cose con tanti buchi grandi molto ravvicinati tra loro. Che siano pietre o pareti o boh, in effetti ho visto solo pietre e pareti così... mi danno di instabile, vecchio e di nascondiglio per bestie schifosissime tipo insetti o Gollum.

Bene, credo di aver finito. Ora, scusatemi, ma vado a mettermi lo scolapasta in testa, mi avvolgo nelle coperte tipo bruco e mi nascondo sotto la scrivania armata di mestolo