giovedì 19 dicembre 2013

contiene l'equivalente di 100 mirtilli

L'altro giorno stavo fissando la mensola che sta accanto al mio letto. Quella contro la quale sbatto le corna quelle 7-8 volte a notte, per intenderci.
Essendo io una persona estremamente ordinata, su quella mensola ci metto di tutto:
i miei vecchi dischi/dvd; i libri di Geronimo Stilton e quelli che mi obbligavano a comprare al liceo e che non ho mai letto; le mie imbarazzantissime cover per l'iPhone; qualche smalto e pupazzini vari.
Dicevo, qualche giorno fa stavo fissando questa mensola e mi sono resa conto di averci dimenticato sopra una bottiglietta di succo di mirtilli.
"Contiene l'equivalente di 100 mirtilli"
Una delle prime cose che la vita ti insegna a suon di giocattoli che smettono di funzionare nel giro di 12 ore è: non fidarti delle pubblicità e mentre fissavo la bottiglietta vuota, pensavo che sarebbe bello e rassicurante farlo.
Credere che in quella bottiglietta ci siano effettivamente 100 mirtilli minuziosamente scelti e non tre bacche allungate con acqua e dio solo sa che altro;
credere che quella presente nei wrustel sia effettivamente carne e non scarti di macello;
credere che in ogni bottiglia di Fanta ci sia la spremuta di tre arance;
credere che tre minuti di AB-Rocket al giorno ti scolpiscano culo e addominali rendendoti pronta per la prova costume nel giro di due mesi;
credere che il metodo Stamina sia la cura a tutti i mali;
credere che usare creme anti-age sia effettivamente utile a contrastare l'inevitabile decomposizione della pelle...
Mi piacerebbe molto credere alle pubblicità e farmici abbindolare. Sarebbe carino, quasi come tornare a credere in Babbo Natale (cosa che ho fatto per un numero imbarazzante di anni. Ho smesso prima di credere in dio, e dopo -molto dopo- in Babbo Natale).

Non è tutto bianco o tutto nero, ma anche sì


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