mercoledì 3 luglio 2013

Un altro motivo per cui non sarò mai una buona madre

Non sopporto recite/saggi di fine anno e cose simili.
In questi ultimi tre giorni ho partecipato alla "maratona" di saggi della mia scuola di canto e, mi duole dirlo, per ogni cantante decente, ce n'erano almeno otto che facevano asfaltare. In alcuni momenti si è sfiorato il ridicolo, sembrava di stare alla sagra della focaccia, oppure in quella scena -forse l'unica divertente- di "Cado Dalle Nubi" di Checco Zalone in cui durante un matrimonio Caparezza viene costretto a duettare con la "cugggina" di Checco: "dimmi perché piangiii" "di felicitààèèàèàè".
Ai limiti del grottesco.
Eppure la sala era gremita di genitori orgogliosi che, armati di iPad/iPhone/Reflex/macchinette usa e getta (quest'ultima è prerogativa dei MIEI genitori. Davvero, io non so nemmeno da dove diavolo le comprino, eppure ad ogni occasione ne tirano fuori una e scattano foto come se non ci fosse un domani, facendo un casino infernale con la rotellina TTTRRAAAKKK TTTTRRAAAAK TTTRRRRAKK CLICK!. E ovviamente alla fine le foto vengono di merda) riprendono stoicamente la performance del loro bimbo o della loro bimba. Quando dico bimbo/a, intendo anche cazzoni che vanno per la 30ina, eh.
Alla fine di ogni esibizione, il cantante-incubo di turno correva dai suoi genitori/amici adducendo ottomila scuse "madòòòò ho cantato male, ma non è stata colpa mia! Il batterista ha sbagliato l'attacco/il pianista ha suonato un tono sotto/dal palco non si sente/ero agitata/avevo la luce del riflettore negli occhi/mi facevano male i piedi/ho mal di gola/l'aria condizionata era troppo forte/durante l'acuto finale mi sono ricordata che sono tre giorni che non riempio la ciotola al gatto".
A queste scuse, seguiranno una serie di melliflui "noooo ma che dici?! Hai cantato benissimo! Non si è sentita per nulla quella stecca, tranquilla! Sei stata la migliore -non perché sei mia figlia, eh!!!". Di solito a questi elogi palesemente fasulli partecipano anche gli insegnanti e onestamente se fossi in loro, al posto di farcire le mie allieve di complimenti manco fossero tacchini della festa del ringraziamento, elargirei saggi consigli del tipo "datti all'allevamento di giaguari/ fai la ceretta ai bombi/ tieni questi pastelli a cera e disegna arcobaleni finché non ti si calcificano le falangette/ trova lombrichi e baciali sperando di beccare la bocca e non il buco del culo/ usa i soldi che sprechi per le lezioni di canto per comprarti qualche grammo di cocaina che fai meglio".

Ecco, se fossi un genitore, questa farsa non riuscirei a reggerla.

"Mamma, mamma! Ti piace come ho cantato?? Sono stata brava??"
"No. Ora sali in macchina e vedi di non fiatare. Con la voce sgraziata che ti ritrovi non ti prendono nemmeno a fare gli annunci nei centri commerciali."

E' più forte di me, odio i falsi complimenti.

Come quando incontro qualcuno dopo tanto tempo e mi sento dire (SEMPRE) "ooohh ma sei dimagrita tantissimo!!!".
Questa cosa va avanti da anni e i casi sono due:
O effettivamente sto dimagrendo costantemente da 3-4 anni e non me ne accorgo, quindi ho sì e no un annetto di tempo prima di pesare quanto un fardello di acqua Fabia;
Oppure prima pesavo 130kg e non lo sapevo.

No, davvero, non riesco ad essere falsa su certe cose. Posso fingere di avere un interesse, di aver studiato qualcosa, di essere superamica di qualcuno, posso anche fingere un orgasmo, ma i complimenti NO. Non riesco a farli. Quelli o mi vengono dal cuore, oppure quando li dico mi viene automaticamente una faccia che oscilla dallo schifato all'imbarazzato (con sfumature di crudeltà e cattiveria).

Per questo preferisco optare per la sincerità ad ogni costo:

" Ciao Noemi! Ti trovo dimagrita"
"Grazie, vorrei poter dire lo stesso di te"
(sì, è successo davvero. Più di una volta)

Se fai cacare, fai cacare.

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