martedì 19 marzo 2013

Decimillesimo primo post.

Non volevo cominciare a scrivere già da oggi, a dire il vero; avrei preferito cazzeggiare coi gadget, le finestrelle inutili in cui spiego chi sono e perché scrivo, ma sono cambiate un po' di cose su Blogger dall'ultima volta in cui ho postato qualcosa, oltre un anno fa.
E sì, avevo un altro blog. Perché iniziarne un altro, allora?
Domanda curiosa.
Sin da quando ero piccola, ho sempre tenuto diari sui quali scrivevo cose a casaccio. In 21 anni di vita ne avrò scritti una quindicina, ma non ne ho mai finito nessuno. Inizio sempre piena di buoni propositi e grandi speranze, ma poi i miei diari (così come il mio precedente blog) fanno tutti la stessa fine: ci scrivo canzoni, ci disegno scarabocchi angoscianti.
Essendo una persona che tende all'autoanalisi, mi sono data questa spiegazione da test d'ingresso di psicologia:
ogni volta che sento che un periodo della mia vita è finito, sento il bisogno non di cambiare pagina, ma di cambiare proprio libro. Per avere la sensazione di ricominciare tutto dall'inizio, probabilmente. Ma anche perché ogni volta finisco inevitabilmente col non riconoscermi con quello che ho scritto/pensato un giorno/mese/anno prima. E sì, mi rendo conto che questi sono i sintomi tipici della schizofrenia.
Ma stavolta, giuro che farò il possibile per essere non dico costante, ma almeno per non sfanculare questo blog tra qualche mese.
Spero di non cadere nel tragicofilosoficoesistenzialista delle mie gonadi sfrante, dal momento che non ho intenzione di usare questo spazio come un diario segreto e piagnucolare perché Chad il quarterback fa il filo a quella puttana di Jessica (che è una cheerleader, ovviamente) e non si accorge di me e di quanto lo amo solo perché sono grassa e porto l'apparecchio. E gli occhiali. E i calzettoni di spugna bianchi di Decathlon. E le ballerine. E le spillette degli One Direction e Justin Bieber che giocano alla cavallina.

Detto questo, che senso ha dire chi sono oggi, se tra qualche mese non mi riconoscerò più in quel che ho scritto?
Nessuno. Per questo mi limito al dichiarare in mondovisione che sono stravaccata al pc nel mio migliore maglione di pile (sempre di Decathlon...dove vai se non ce l'hai???), con la mia cagnolina che sbuffa sul divano mentre ascolto quella tragedia di musical che è Les Miserables (quello vero, gioie. Non il film. I loved Les Mis before it was mainstream.). Questa sono io oggi.

TACOS!*


*Non volevo finire il post in modo melodrammatico.

Meh, cià!


Ps: se siete stati attenti, poco su ho detto che non sto capendo una pippa di come funziona Blogger. Quindi per ora metto qui i vari link per followarmi/stalkerarmi.



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